La prospettiva accidentale è la visione prospettica ottenibile spostando il punto situato sulla linea orizzontale dal suo centro fino alla sinistra o destra. In tal modo il risultato di questa prospettiva figurerà come se fosse guardato da un lato, dall’angolo fino alla parte centrale. Questa visione delle immagini può essere paragonata a ciò che viene percepito attraverso un apparecchio fotografico ma anche a quello che appare all’occhio di un essere umano. Lo svantaggio di questo tipo di prospettiva è che ogni piccolo particolare che si sposta anche di poco deve essere disegnato nuovamente in modo da corrispondere alla realtà perché altrimenti il disegno rischia di non essere più fedele a quello reale. In questa guida vi fornisco alcune regole per la prospettiva accidentale che possono essere utilizzate nel disegno.
Le linee prospettiche convergono sempre nei punti laterali
La regola più importante della prospettiva accidentale è quella che dice che le tutte le linee prospettiche convergono ogni volta nei punti laterali, a differenza della prospettiva centrale dove le linee prospettiche convergono sempre nel punto centrale. Tenete bene a mente questo concetto perché è la base per capire come funziona la prospettiva accidentale.
L’oggetto rappresentato è ruotato rispetto al quadro
Un’altra regola molto importante da sapere riguardo la prospettiva accidentale è che l’oggetto preso in esame è sempre rappresentato ruotato completamente rispetto al quadro e nessun lato è parallelo a quest’ultimo. Questa regola è invariabile e quindi è valida per qualsiasi figura si voglia esaminare.
Nell’oggetto rappresentato ci sono due punti di fuga
Se prendete in esame una figura e volete sapere l’effetto che ha su di essa la prospettiva accidentale dovete sapere che nell’oggetto esaminato da questo punto di vista sono sempre presenti due punti di fuga. In questi due punti le linee orizzontali convergono sempre, senza alcuna eccezione.
Il piano del quadro non è parallelo ai lati dell’oggetto
Nella prospettiva accidentale il piano del quadro esaminato non è mai parallelo ai lati dell’oggetto che volete rappresentare. Il piano prospettico può essere modificato a seconda dell’effetto che volete ottenere. Questo significa che potete porre l’oggetto sia a 30° che a 60°.
La scelta del punto di vista è arbitraria
Il punto di vista deve sempre essere scelto molto bene, se non volete sbagliare la prospettiva. Tuttavia la sua scelta è arbitraria perché potete usare sia il metodo dei punti di distanza che quello dei raggi visuali. In alternativa potete anche utilizzare i punti misuratori perché tutti questi metodi sono validi.
Sono un autodidatta e mi piacerebbe sapere come si riportano le misure reali di altezza, larghezza e profondità ( ad esempio un letto singolo, una sedia, una scrivania etc.).
Grazie
Ciao Guido in che senso riportare le misure?