Il compito di un perito d’arte è quella di catalogare i lavori di un artista ed attribuire la paternità delle opere d’arte. Questo vale soprattutto nel caso in cui l’autore sia deceduto o se le opere risalgono a diversi anni o secoli nel passato. Dato che per la legislazione italiana la certificazione di autenticità è rilasciata solo dal venditore, è consigliabile per un acquirente far valutare l’opera da un esperto imparziale.
Per diventare un perito d’arte e antiquariato il percorso è lungo e difficoltoso, in quanto si deve unire l’esperienza personale e diretta ad una profonda conoscenza storica. Figura determinante in molte attività commerciali, in alcuni casi il ruolo è ricoperto da storici dell’arte, in altri da antiquari e galleristi (in questo caso però vi è un conflitto di interesse). Figura anomala nell’ordinamento giuridico italiano, un perito d’arte svolge la sua attività in modo autonomo, senza dover appartenere ad albi professionali. Il ruolo di perito d’arte non è riconosciuto dalle Preture e per l’iscrizione agli elenchi generici di C.T.U. (Consulente Tecnico d’Ufficio) basta una laurea tecnica oppure l’esercizio per almeno tre anni dell’attività di antiquario. Solo presso alcuni Tribunali e presso tutte le Camere di Commercio vi è un elenco di periti d’arte e si accetta l’ammissione anche per titoli.