composizione astratta policromatica derivata dall’originale eigencomposition 14 tramite una diversa sovrapposizione delle forme create con un processo matematico-geometrico
Riccardo Liotta è nato a Roma nel 1970, dove vive fino al 1992, per poi trasferirsi negli Stati Uniti, dove studia architettura - laureandosi con un Master - ma anche fisica e matematica.
introdotto al disegno e all’arte da bambino soprattutto leggendo fumetti - una vera passione - dimostra anche un interesse per la storia e l'architettura, ed una vera ossessione per i colori. questi semplici interessi e passioni diventano dei veri e proprio passatempi.
mentre lavora come architetto per oltre 15 anni negli Stati Uniti, Riccardo dedica molto del suo tempo all’arte - da autodidatta - finche' questo passatempo diventa la sua professione.
l’architettura ha sicuramente influenzato il suo lavoro artistico, specialmente quello iniziale. ma nella sua arte vi sono anche altri temi ricorrenti, come l'indeterminibilità, l'incertezza, la frammentazione e il decadimento della natura, tutti derivati dalla matematica, dalla fisica delle particelle e dalla meccanica quantistica, sue vere ispirazioni.
la sua arte astratta, caratterizzata da geometrie angolari e dinamiche, forme contrastanti, sovrapposizioni di poligoni policromatici, colori vibranti, linee e segmenti acuti e taglienti, e da elementi grafici, è derivata dall'applicazione di principi e teorie matematiche e formule geometriche, ed esprime concetti come la velocità, il movimento, l'energia, la serialità, a riflettere le caratteristiche mutevoli, instabili e quindi incerte della natura.
tecnicamente le sue composizioni sono influenzate dal futurismo, il raggismo, il costruttivismo, il suprematismo, ma prendono ispirazione anche dai fumetti, dal graphic design, dai diagrammi e le fotografie di collisioni di particelle e di microscopia elettronica.
attraverso una ricerca artistica, l'arte di Riccardo si è evoluta, diventando meno architettonica, meno rigida e sistematica, ma più intuitiva, gesturale, fluida. il colore, però, rimane sempre una delle componenti più importanti.
l'acrilico e' il mezzo che meglio esprime le sue idee e teorie. tuttavia, Riccardo lavora anche con matite colorate, pastelli, pennarelli e collage, e utilizza ampiamente il computer per generare patterns, forme e composizioni, o per modificare ed alterare dipinti e disegni.
Riccardo ha esposto il suo lavoro in numerose mostre.
la sua prima mostra individuale è stata a Sauce, in Milwaukee (Wisconsin, USA), tra l'ottobre del 2OO2 e il gennaio del 2OO3.
ha poi fatto parte di numerose mostre collettive. tra le più importanti il Wisconsin Artists Biennial 2OO7 all'Haggerty Museum of Art del Marquette University (Milwaukee, Wisconsin, USA). di recente le sue opere sono state esibite all'HERA Gallery (Wakefield, Rhode Island, USA) nell'ambito della mostra collettiva "Geometry", tra il settembre e l'ottobre del 2O15, ed alla Flyer Art Gallery a Roma, parte delle mostre "Art Meetings - International Art Expo" e "I Love Rome" (novembre-dicembre 2O15).
il suo lavoro è dal 2OO8 anche presente nella collezione privata e permanente del Northwestern Mutual Fund, in Franklin (Wisconsin, USA).
nel 2OO3 Riccardo riceve un riconoscimento al merito al "Rosenthal International 2OO3" per eigencomposition 1O e nel 2OO4 una sua opera è pubblicata sulla rivista "Direct Art Magazine" – voulme 1O.
Riccardo si è recentemente trasferito a Roma, dove lavora dalla sua casa-studio.